Caratterizzazione e monitoraggio delle aziende Partner

Nel corso del progetto, è stato avviato un intenso lavoro di monitoraggio in collaborazione con le Aziende Agricole Partner, distribuite su un’ampia porzione del territorio regionale, dalle province di Palermo e Caltanissetta fino a quelle di Agrigento, Messina e Ragusa. Questa varietà geografica ha permesso di osservare e analizzare realtà agricole inserite in contesti pedoclimatici molto diversi tra loro, offrendo un quadro completo e rappresentativo delle condizioni produttive regionali.

Attraverso numerosi incontri e momenti di confronto, la condivisione di documenti informativi, visite di campo e la compilazione di apposite schede di monitoraggio, è stato possibile caratterizzare in modo approfondito ciascuna azienda coinvolta.

Semina Leguminose

La prima fase ha previsto il reperimento e acquisto del seme per l’allestimento dei campi sperimentali, per èoi proseguire con la redazione dei protocolli di monitoraggio dei cicli colturali.
Le attività di monitoraggio sono state mediante collaborazione tra le aziende che hanno fornito informazioni e documentazione fotografica ed attività di sopralluoghi del CREA presso le aziende agricole Partner.

Tra queste possiamo vedere l’attività di semina presso l’Azienda Calabrò, che procede con la messa a dimora del Pisello Orchestra e della Cicerchia.

Troviamo anche l’attività dell’ Azienda Barresi che si avvia la fase di semina con la preparazione dei semi, per garantire una crescita vigorosa delle colture proteaginose.

Nel cuore del progetto INNOPROLEGU, i campi della Tara di Santo Stefano iniziano a mostrare i primi segni di germinazione del lupino. Dopo la semina, i semi stanno emergendo dal terreno, segnando l’inizio di un nuovo ciclo produttivo.

Monitoraggio tramite Dynamica

I dati raccolti vengono elaborati e per ottenere informazioni come il monitoraggio ambientale, le previsioni meteorologiche e l’agricoltura di precisione, come lo stato di salute delle colture e l’umidità del suolo .

Sopralluoghi dei
campi sperimentali

Durante il progetto si è proceduto alla redazione dei protocolli di monitoraggio dei cicli colturali e sono stati effettuati numerosi sopralluoghi per il monitoraggio delle diverse varietà selezionate, ovvero il lupino “Tennis”, unica varietà dolce a basso contenuto di alcaloidi; il fagiolo, con le cultivar autoctone “Signuredda” e “Nanu Niuru”, affiancate dal “Nano Borlotto” per confronto produttivo; per la cicerchia, la popolazione locale “Licodia Eubea”, tipica della Sicilia; per il pisello proteico, la varietà “Orchestra”, ad alta produttività; e per il cece, la varietà “Pascià”, a ciclo intermedio, seme chiaro e buona resistenza alle avversità.

Ottimi risultati ottenuti

Sono stati sviluppati processi tecnologici dedicati alla definizione di miscele di sfarinati a base di legumi, attraverso prove di macinazione, stoccaggio e valutazione dei composti bioattivi e dell’attività antiossidante dei prodotti trasformati. Tra i risultati ottenuti, è stata realizzata una linea sperimentale di snack a base di cece “Pascià” e cicerchia “Licodia Eubea”, miscelati con semola di grano duro “Perciasacchi” in rapporto 1:1 ottenendo un prodotto croccante, gradevole e ricco di proprietà nutrizionali.

Parallelamente, la sperimentazione sull’impiego di farine di legumi nella produzione di pane ha evidenziato come l’integrazione di queste matrici possa migliorare il profilo nutrizionale dei prodotti da forno, pur influenzando alcune caratteristiche fisiche come volume e struttura della mollica. Le attività hanno dimostrato l’importanza di individuare il giusto equilibrio tra farine di legumi e cereali, per ottenere prodotti innovativi, salutari e tecnologicamente performanti.

Sopralluoghi dei
campi sperimentali

Numerose sono state le prove in laboratorio di chimica degli alimenti del CREA-OFA sede di Acireale per determinare il contenuto dei polifenoli totali, i caro-tenoidi totali e la determinazione dell’attività antiossidante mediante il saggio in vitro ORAC.
Queste prove sono state effettuate anche durante la realizzazione del pane sperimentale di farina di legumi, 

Un esempio concreto di collaborazione e innovazione nel settore agroalimentare, grazie al lavoro sinergico tra aziende agricole, enti di ricerca e laboratori di trasformazione. La condivisione di conoscenze, esperienze e risorse ha permesso di sviluppare nuovi prodotti e processi tecnologici, valorizzando le materie prime locali e promuovendo un approccio sostenibile e di filiera.